domenica 4 ottobre 2009

L’UOMO DEI PUZZLE


Dedicata a G.P.

C’era una volta un giocattolaio di nome Omorzo. Era un tipo così pignolo che ogni volta che gli arrivava un nuovo puzzle sentiva l’impellente necessità di controllare che avesse tutti i pezzi. Di giorno infatti lavorava al negozio mentre la notte faceva i suoi puzzle. Non dormiva mai, per questo motivo era infelice e aveva due enormi occhiaie.
Un giorno entrò un cliente per compare uno dei suoi puzzle, che avevano il bollino di controllo: “1000 pezzi sicuri!”
«Mi scusi, ma che significa questo bollino?» domandò.
«Che i miei sono puzzle certificati. Li ho controllati uno ad uno prima di metterli in vendita» rispose Omorzo.
«Mi vuol dire che ogni puzzle che ha in vendita è già stato fatto? Che a nessuno di questi manca un pezzo?»
«Esattamente!» concluse soddisfatto il giocattolaio.
«Allora mi spiace, ma non m’interessa…» rispose il cliente, incamminandosi verso l’uscita.
Omorzo naturalmente ci rimase male.
«Si fermi! È perché sono già stati usati? Mi spiace, ma è una cosa più forte di me. Non riesco a resistere. Non riesco a dormire. Appena mi arrivano in negozio devo mettermi subito a controllarli. Gli altri clienti sono sempre soddisfatti, perché almeno sono sicuri di avere tutti i pezzi…» Omorzo era molto dispiaciuto.
Il cliente, che era già alla porta, tornò sui suoi passi. Guardò il giocattolaio e sorrise.
«No, non è perché sono usati che non mi interessano.»
«E allora che cos’è?»
«È perché li ha privati del mistero, e il mistero è tutto nella vita.»
«Quale mistero?»
«Che a qualcuno potesse mancare un pezzo. Non è forse questa la principale ragione per la quale si fanno i puzzle?» Poi il cliente salutò e non si vide più.
Da quel giorno Omorzo ha smesso di controllare i puzzle.
Adesso conta i pezzi delle scatole del lego.

GM Willo 2009

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